L’autocritica può diventare distruttiva: ecco alcuni esercizi mentali per cercare di fermare il nostro senso critico.

Si dice solitamente che per poter crescere nella vita c’è bisogno di fare saper fare autocritica. Purtroppo però capita spesso che questo ci porti a diventare i primi critici di noi stessi. E dei critici piuttosto severi. Il nostro senso critico nei nostri confronti può diventare un giudice implacabile che, piuttosto che aiutare a crescere e a imparare dagli errori commessi, può finire per autodistruggerci. Per questo motivo è importante saper tenere a freno la propria quella voce interiore che finisce spesso per affossarci, togliendo lucidità alla nostra mente e frenando il nostro istinto. Fortunatamente, esistono degli esercizi mentali in grado di porre un freno a questa situazione.

Allenare la mente per frenare l’autocritica

Se criticarsi in maniera eccessiva può impedire la nostra crescita personale e portare a peggiorare stati d’ansia o depressione pregressi, danneggiando le relazioni con gli altri e la propria autostima, esistono dei metodi per cercare porre un freno a questa opera di autodistruzione. Due in particolare li ha illustrati una psicologa americana, Rachel Turow, nel suo libro The Self Talk Workout. Il primo è l’esercizio del “fare e rifare”.

donna stressata per il lavoro
donna stressata per il lavoro

Si tratta di un esercizio che si svolge in due fasi. Nella prima bisogna identificare l’origine dell’autocritica. Cosa ha portato il nostro io interiore a giudicarci in maniera così severa per il nostro operato? Nella seconda fase, bisogna invece fare e rifare esattamente l’attività che ha portato alla nascita dell’autocritica. Essendo adesso consapevoli di cosa abbia innescato in noi la frustrazione, possiamo provare a ripetere la stessa operazione cercando di essere più indulgenti nei nostri confronti e spronandoci a fare di meglio.

Un metodo che funziona se ripetuto con costanza, come spiegato dalla psicologa. Lei stessa lo ha testato in prima persona. Quando ha iniziato a meditare, non riusciva infatti a ‘spegnere’ il cervello, la sua mente vagava tra mille pensieri, e questo la faceva sentire frustrata. Si chiedeva come fosse possibile che non riuscisse in qualcosa di così banale e semplice. Senza arrendersi, ha deciso allora di fare e rifare la stessa cosa tutti i giorni, imponendosi di meditare sempre, e in questo modo ha scoperto che poco alla volta riusciva a tenere a bada l’autocritica.

L’importanza del respiro

In tutto ciò che riguarda le nostre vite, sappiamo bene quanto sia importante respirare e avere controllo del nostro respiro. Proprio su questo si basa la seconda tecnica illustrata dalla psicologa Turow. La spiegazione è semplice: se una cosa innesca una critica negativa troppo severa in noi stessi, possiamo frenare la nostra mente attraverso il respiro.

Tutto sta nel fermarsi, fare un respiro profondo e dire qualcosa di gentile a se stessi. Può bastare anche un semplice “va tutto bene”. Essendo il respiro un atto involontario, concentrare la nostra mente su questo atto permette di spezzare la spirale negativa di ruminazione in cui siamo caduti. Una tecnica di base semplicissima, ma utile anche per potersi preparare ad allenamenti mentali più impegnativi, da poter eventualmente discutere con un professionista.

Insomma, frenare l’autocritica in eccesso non è complicato e nemmeno impossibile, ma diventa spesso fondamentale per riuscire a ottenere di più da se stessi e, soprattutto, per cercare di non limitare la propria felicità. Una mente oppressa da una critica eccessiva può portare infatti a conseguenze negative sulla nostra salute, e quindi a impedire la nostra felicità.

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ultimo aggiornamento: 31 Maggio 2023 12:23


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